Dunja's blog

Novelle del Paesaggio

Il paesaggio come soggetto della mia creatività figurativa comincia a sviluparsi e definirsi a partire dal 2001. La sua essenza è basata sulla presentazione dell’imagine latente dell essere umano, che è rapresentato dagli alberi. L’idea e lo stimolo per questa forma di espressione deriva dal bisogno di un timbro originale e personale, facilmente riconoscibile ovunque. Ogni creazione artistica è il riflesso di un artista, e del suo desiderio di parlare del mondo e delle cose già vissute. Così ho trasmesso la mia impressione dei raporti sociali attraverso il paesaggio, trasfigurando la figura dell’ essesre umano-ovunque dominante-nella sua manifestazione originaria, dandogli in questo modo una dimensione più profonda. Per questo ho separato le mie opere dalla tematica del ritratto e della figurazione, e fino ad un certo punto anche dal paesaggio stesso. È nell’allegoria in cui l’uomo e la natura costituiscono l’insieme di spirituale e terreno che si incarna la mia visione figurativa. L’uomo e la natura sono archetipi e si fondono in una simbiosi primordiale. Quest’immagine primitiva mi ha ispirato l’idea di un ciclo di lavori che ho chiamato ‘‘Le novelle dei paesaggi’’. La novella del  paesaggio–una sorta di ‘‘lettera’’ figurativa, se così si può dire-rappresenta sempre il mondo come una simbiosi comune, l’essenza di due mondi tra loro diversi: da un lato quello nostro, reale, dall’ altro quello dell’ immaginario. L’arte grafica è una forma di comunicazione figurativa con la quale cerco di esprimere tutto quello che si potrebbe dire con una novella, con l’unica differenza che essa raggiunge il suo obbiettivo mediante l’uso dei caratteri della stampa, di cui si avvale. O forse più calzante ancora sarebbe l’esempio di una missiva, con le sue lettere tracciate su un foglio di carta. E infatti, creando un foglio grafico, si instaura la stessa necessità che si raffronta nel caso di una lettera, cioè quella di individuarne sia il destinatario, sia il significato del contenuto. Il destinatario, naturalmente, è lo spettatore che sia pronto ad accompagnare l’artista nelle sue rappresentazioni, e a mettersi in contatto con lui ad un livello che viene determinato dall’ artista stesso. In poche parole, tra me e lo spettatore si instaura un livello di corrispondenza che non  è altro che il mio tentativo di  offrirgli uno stimolo alla ricerca del paesaggio del suo cuore.

Dunja Nedeljkovic

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